Foto © G. Stefani

INFRASOUND-TIDAL
JOHN DUNCAN
Fonti sonori: Densil Cabrera

CD Allquestions 41:32

Le fonti sonore del nuovo lavoro di Duncan sono una serie di infrasuoni registrati dal ricercatore australiano Densil Cabrera, provocati dalle maree, dalla pressione atmosferica, dai movimenti sismici. L'album è spiazzante e rivela il suo splendore soltanto dopo assidui ascolti (consigliamo l'ascolto in cuffia). Lascia perplessi all'inizio il contrasto tra parte iniziale/finale, frutto di un ricco dinamismo sonoro, ed una tranche centrale che appare statica: una staticità esaltata proprio dal forte contrasto con i suoni che la incorniciano. Si inizia con dieci minuti di variazioni attorno a un centro sonoro che si espande secondo diverse armoniche; il suono è sfaccettato, i bassi creano insoliti effetti acustici di eco e risonanza. Si finisce con un drone avvolgente che richiama i lavori di Duncan più recenti. È proprio la parte centrale, così statica, a costituire però il cardine di questa composizione: man mano che la si ascolta e che ci si lascia assorbire da essa, si scoprono eventi sonori minuscoli e inaspettati. Intenzione di Duncan è quella di suggerire la dimensione in cui agisce il ricercatore scientifico: l'isolamento, il lungo scorrere di momenti senza eventi prima di giungere a qualche scoperta rilevante. È proprio quel tessuto sonoro ai limiti del monotono, specchio dell'accumularsi di giornate senza risultati, che acquista peso e rilievo ad ogni successivo ascolto. Un avvincente viaggio dentro il tempo perduto. (7)

Daniela Cascella, Blow Up June 2003