Qui siamo ai massami livelli immaginabili. La mano di Heemann c'è ma non esagera, i brani migliori sono quelli composti dal sala Duncan. Un disco più meditato e rilassante, sebbene pulsi sempre di linfa energetica. Si basa su lunghi respiri risonanti, lente discese bagnate di eco, suoni subliminali, dark sounds. Gli elementi della musica di John sono sempre gli stessi ma si dispongono diversamente nel panorama uditivo. Eccezionali nella loro bellezza i brani 'Flare' e 'Voice Field'. Questa é vera trance! Un capalavoro totale, peccato che la durata sia solo di 40 minuti. Imperdibile... e si trova ancora: non mancatelo!" -- Massimo Ricci, ASCOLTI PROFONDI (numero nove, Primavera/Estate 1997) |